Fotografi » Nord » Scheda personale di: Nico Vigenti

Nico Vigenti
Isola Bella - Verbano-Cusio-Ossola - Piemonte
Classe utente: Fotografo
Artista, fotografo, attore e regista teatrale.
Artisticamente si forma agli inizi degli anni ottanta, dando vita a opere minimali, multi materiche e ad installazioni.
La sua formazione teatrale è il prodotto di un’intensa attività laboratoriale e di studio, di contaminazioni e incontri con Maestri dello spettacolo.
La sua poetica indaga le nature invisibili dell’uomo, esplora tra le pieghe della realtà e si sottrae alla tentazione della ripetizione, alla finzione mimetica del passato. È avverso al modo tradizionale di fare teatro, decostruisce e ricrea i testi classici, dando vita ad un Teatro-Totale.
Dal 2010 le sue raffinate messe in scena restituiscono in toto la dignità di artista-interprete assoluto che affermano inequivocabilmente la sua “Macchina-Spettacolare.
Dal 2009 si dedica alla fotografia.
La sua visione della fotografia segue un processo rizomatico, in cui si rivelano i significanti di visionarie immagini stratificate, dove ogni tempo si sovrappone e si interseca, a creare un affresco per l’eternità. Un omaggio alle cose che siamo, agli altri che siamo.
Per me lo “scatto” è la sintesi senza pensamento, l’impressione di un so-oggetto divelto dalla realtà apparente, la visione mediata dall’emozione, senza kronos; è carpire il dietro le quinte, la dimensione sottile celata all’occhio, lo s-guardo che disvela un’altra vita fatta di micro-macro pulsioni dei sensi e dei sentimenti, citate nell’olimpo dell’animo umano.
2020/21 – 100PAROLEx100FOTOGRAFI, concept di Angelo Cucchetto e Francesco Tadini, realizzato e promosso da Starring e Spazio Tadini, con la partnership di Photographers.it e PhotoMilano, edito da Scripta Manent. Comitato scientifico: Federicapaola Capecchi, Sonia Pampuri, Melina Scalise. Saggio introduttivo dei volumi di Michele Smargiassi.
2020 – Divo C Hic et Nunc – Visioni Future, ideato ed organizzato dall’Architetto Monica Cecchini, promosso dall’Associazione Culturale Incinque Open Art Monti, coadiuvata da Giorgio Sacher – Roma – Otto Gallery, di Roberto Gabriele.
SyArt Sorrento Festival, Villa Fiorentino – Sorrento, a cura di Leone Cappiello e Rossella Savarese, SyArt Gallery – Sorrento.
Artisti per Forcella, Napoli, Più di cento artisti per la raccolta fondi promossa dall’Associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi, a favore delle situazioni di difficoltà emerse nel popoloso quartiere di Napoli.
2019 – Una Frisa di Metallo, Ex Ditta Gallo Bartolomeo – Torino, a cura di Elena Radovix.
2017 – Dreaming Italia, Castel dell’Ovo – Napoli, a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Nuova Fotografia Organizzata.
2016 – Ombre Penombre Forme, Villa Magherini Graziani – San Giustino PG.
2014 – Copula Mundi – Michelangelo, Galleria SPAZIOSEI – Monopoli, a cura di Mina Tarantino, testo critico di Santa Fizzarotti Selvaggi.
Eos, Galleria Kalos StudioGallery – Capua, a cura di Santa Fizzarotti Selvaggi.
2013 – Life in the Box, Galleria Cellamare Interno56 – Napoli, a cura di Sabrina Vitiello e Fiorenzo D’Avino.
2012 – Paradigma del Bianco-Specchio Premessa per una Drammaturgia Visiva, Galleria Margutta 102 – Roma.
Artisticamente si forma agli inizi degli anni ottanta, dando vita a opere minimali, multi materiche e ad installazioni.
La sua formazione teatrale è il prodotto di un’intensa attività laboratoriale e di studio, di contaminazioni e incontri con Maestri dello spettacolo.
La sua poetica indaga le nature invisibili dell’uomo, esplora tra le pieghe della realtà e si sottrae alla tentazione della ripetizione, alla finzione mimetica del passato. È avverso al modo tradizionale di fare teatro, decostruisce e ricrea i testi classici, dando vita ad un Teatro-Totale.
Dal 2010 le sue raffinate messe in scena restituiscono in toto la dignità di artista-interprete assoluto che affermano inequivocabilmente la sua “Macchina-Spettacolare.
Dal 2009 si dedica alla fotografia.
La sua visione della fotografia segue un processo rizomatico, in cui si rivelano i significanti di visionarie immagini stratificate, dove ogni tempo si sovrappone e si interseca, a creare un affresco per l’eternità. Un omaggio alle cose che siamo, agli altri che siamo.
Per me lo “scatto” è la sintesi senza pensamento, l’impressione di un so-oggetto divelto dalla realtà apparente, la visione mediata dall’emozione, senza kronos; è carpire il dietro le quinte, la dimensione sottile celata all’occhio, lo s-guardo che disvela un’altra vita fatta di micro-macro pulsioni dei sensi e dei sentimenti, citate nell’olimpo dell’animo umano.
2020/21 – 100PAROLEx100FOTOGRAFI, concept di Angelo Cucchetto e Francesco Tadini, realizzato e promosso da Starring e Spazio Tadini, con la partnership di Photographers.it e PhotoMilano, edito da Scripta Manent. Comitato scientifico: Federicapaola Capecchi, Sonia Pampuri, Melina Scalise. Saggio introduttivo dei volumi di Michele Smargiassi.
2020 – Divo C Hic et Nunc – Visioni Future, ideato ed organizzato dall’Architetto Monica Cecchini, promosso dall’Associazione Culturale Incinque Open Art Monti, coadiuvata da Giorgio Sacher – Roma – Otto Gallery, di Roberto Gabriele.
SyArt Sorrento Festival, Villa Fiorentino – Sorrento, a cura di Leone Cappiello e Rossella Savarese, SyArt Gallery – Sorrento.
Artisti per Forcella, Napoli, Più di cento artisti per la raccolta fondi promossa dall’Associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi, a favore delle situazioni di difficoltà emerse nel popoloso quartiere di Napoli.
2019 – Una Frisa di Metallo, Ex Ditta Gallo Bartolomeo – Torino, a cura di Elena Radovix.
2017 – Dreaming Italia, Castel dell’Ovo – Napoli, a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Nuova Fotografia Organizzata.
2016 – Ombre Penombre Forme, Villa Magherini Graziani – San Giustino PG.
2014 – Copula Mundi – Michelangelo, Galleria SPAZIOSEI – Monopoli, a cura di Mina Tarantino, testo critico di Santa Fizzarotti Selvaggi.
Eos, Galleria Kalos StudioGallery – Capua, a cura di Santa Fizzarotti Selvaggi.
2013 – Life in the Box, Galleria Cellamare Interno56 – Napoli, a cura di Sabrina Vitiello e Fiorenzo D’Avino.
2012 – Paradigma del Bianco-Specchio Premessa per una Drammaturgia Visiva, Galleria Margutta 102 – Roma.
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Attore, regista e autore teatrale, artista visivo, Direttore Artistico della Galleria d'arte Kalos StudioGallery.
Da tempo è attento ricercatore e sperimentatore dei linguaggi teatrali avanguardisti del Novecento da Antonin Artaud a Carmelo Bene.
La sua formazione attoriale e registica si avvale di una intensa attività laboratoriale e di studio basata sui metodi acquisiti da esponenti del teatro nazionale e internazionale, tra cui Ingemar Lindh, Iben Nagel Rasmussen, Julian Beck, Judith Malina, Dario Fo, Franca Rame, Marisa Fabbri.
Vigenti restituisce sotto nuova luce l’attore-totale, l’attore-teatro senza ‘io’ e senza storia, volto alla decostruzione, all’amputazione di ogni ‘falso movimento’ dato dalla rappresentazione teatrale, aldilà del linguaggio e nell’autonomia dai codici della regia. Una nuova liturgia teatrale che coglie nel teatro della necessità l’assenza che sublima il "senso" come eccedenza di linguaggio che libera il linguaggio stesso. Il superamento dello spettacolo simulacrale dei media e indipendente dalle pratiche di musealizzazione e di archiviazione della tradizione, per ridare dignità alla sua funzione poetica.
E’ artefice come attore, regista, autore e scenografo di varie messe in scena,
tra le quali Dal Male al Fiore, ritratto di Charles Baudelaire. Omaggio a Pino Pascali, evento interdisciplinare (teatro/arti-visive/danza/musica), a cura di Santa Fizzarotti Selvaggi, con la presentazione di Egidio Pani. Sulle vestigia dei sentieri orfici, liberamente scritto. Uno A Uno, liberamente scritto.
Omaggio a Carmelo Bene – Mai Nato Mai Morto, liberamente scritto,
Paradigma del Bianco-Specchio – Premessa per una Drammaturgia Visiva, progetto artistico e teatrale. Le sue collaborazioni come attore sono molteplici.
Nasce come artista visivo da autodidatta. Il suo percorso artistico si avvale di una conoscenza trasversale della storia dell’arte, che gli consente di individuare i riferimenti cardini di suo maggiore interesse per dare origine ad una propria peculiare scelta stilistica. Uno stile in continua rivolta. Esplora tra le pieghe della realtà e si sottrae alla tentazione della ripetizione, alla finzione mimetica del passato, segnando nuovi orizzonti concettuali.
Le sue creazioni attingono all’universo delle immagini che, per mezzo della pittura, della fotografia e della performance, riflettono una luce univoca esaltatrice della “cosa” e si fanno evento. Evento, oltre la pittura e/o la fotografia mortifera delle superfici specchianti dell’universale rotocalco.
Da tempo è presente nel panorama artistico nazionale con personali e collettive.